Come annunciato, sarà il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Caritas italiana, a presiedere quest’anno, mercoledì 12 luglio, la solenne liturgia eucaristica in programma nella basilica di Aquileia in occasione della festa dei Santi Ermagora e Fortunato, patroni dell’Arcidiocesi di Gorizia e della regione Friuli Venezia Giulia. Il rito, alle ore 20, come tradizione, sarà concelebrato dai vescovi della Conferenza episcopale triveneta e dai presuli delle Chiese di Slovenia, Croazia e Austria.
In precedenza, alle ore 18.30, nella sala romana in piazza Capitolo, il cardinal Montenegro terrà una conversazione sul tema “Sogno una Chiesa che scandalizzi con i suoi gesti di amore”.
“Sogno – ha raccontato il cardinale durante la celebrazione dell’Immacolata lo scorso dicembre ad Agrigento – una Chiesa che non sta alla finestra, e non prende le distanze da ciò che succede per strada. Ma che cammina bella lungo le strade gridando la profezia e scandalizzando coi suoi gesti d’amore. Che oltre a essere esperta delle cose di Dio, lo è altrettanto delle cose dell’ uomo. Una Chiesa bella che comprende la solitudine e la sofferenza dell’escluso di oggi e lo guarisce, come fece Gesù, non standosene a debita distanza ma toccandolo. Chiesa bella che evangelizza, ma sa che evangelizzare significa rendere concreto ciò che si annuncia. Chiesa bella che è preoccupata di custodire la verità, ma è anche impegnata a rivelare l’amore”.
La Vigilia: conferenza e vespri
Nella vigilia della solennità, martedì 11 luglio, alle ore 18 nella sala del Consiglio comunale di Aquileia, don Giulio Trettel presenterà il volume “San Cromazio e la liturgia di Aquileia”.
Con l’autore dialogheranno don Manlio Sodi, curatore del testo, ed il prof. Giuseppe Cuscito.
Nei dieci capitoli in cui l’opera si divide, l’autore fa emergere, partendo dalla liturgia che Cromazio ha davanti, alcuni elementi che collegano in modo certo la Chiesa di Aquileia con le comunità ecclesiali delle quali parla l’Apocalisse, le comunità ’giovannee’: nell’opera di Cromazio (sia omiletica che esegetica) sono evidenti i richiami a quelle Chiese dei primissimi tempi, conosciute con il nome di “quartodecimani”.
Don Trettel sottolinea, inoltre, gli elementi che nell’ambito figurativo / tipologico rannodano la Chiesa di Aquileia con la Chiesa di Alessandria d’Egitto: il proemio che Rufino di Concordia offre al credente che si appresta divenire cristiano aiuta, così, a cogliere quelle che sono le “matrici” della fede di Aquileia: Roma, Alessandria, Aquileia, Gerusalemme.
Alle ore 19.30, nella basilica patriatrcale, verranno celebrati i Vespri solenni.