Aquileia: riaperta l’Aula Teodoriana nord

Ha riaperto al pubblico sabato 20 gennaio l’Aula teodoriana settentrionale della basilica di Aquileia dopo un
paziente intervento di recupero e di musealizzazione dei resti archeologici del IV secolo d.C., attuato  dall’Arcidiocesi e dalla Fondazione So.Co.Ba. grazie ad un finanziamento ministeriale Ales, con la collaborazione della regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Aquileia, del Polo museale regionale e della Soprintendenza Apab.

I resti del primo luogo di culto cristiano, edificato dopo l’editto di Costantino del 313 d.C. dal vescovo Teodoro, vennero scoperti e portati alla luce nei primi anni del secolo scorso.

Dopo la prima guerra mondiale, contestualmente alla sistemazione del Cimitero degli Eroi di Guido Cirilli e Ugo Ojetti, venne realizzata una prima copertura di protezione in cemento armato, con l’intendo di rendere il sito accessibile al pubblico e far conoscere al mondo gli straordinari mosaici policromi pavimentati coevi a quelli portati alla luce all’interno della basilica. Negli anni le condizioni del sito si sono molto compromesse fino a costringere la Soprintendenza a distaccare i brani di intonaco affrescato delle pareti e a conservarli nei depositi.
Per il Giubileo del 2000 è stata realizzata una copertura in acciaio, con superficie a prato, e una passerella in vetro.
I nuovi lavori hanno consentito di risanare lo spazio, di aggiornare e mettere in sicurezza gli impianti e di fare ulteriori indagini archeologiche attraverso tecniche di scavo stratigrafico al fine di completare i dati conoscitivi sull’evoluzione del complesso architettonico.

Il progetto è dello studio GTRF, Tortelli Frassoni Architetti Associati, che ad Aquileia ha già restituito le piazze della basilica, la Süd Halle e recentemente la Domus e il Palazzo episcopale. Al noto studio si è affiancato in questa importante occasione un comitato scientifico di esperti archeologi composto da Marta Novello, Cristiano Tiussi, Paola Ventura, Luca Villa. I restauri sono stati condotti da Opera Est, da A.Re.Con., dal Gruppo Mosaicisti di Ravenna; gli scavi da ArXè; i lavori e gli allestimenti da Aprile costruzioni, Lamparredo ed Elettrica Friulana. I
lavori sono stati resi possibili grazie ad una convenzione del 2015 fra la Fondazione “Società per la conservazione della basilica di Aquileia” e Ales Spa, già Arcus, con un contributo della Fondazione Aquileia. A questo si è aggiunto – come detto – il finanziamento della regione Friuli Venezia Giulia, direzione centrale cultura, che ha consentito il restauro e la collocazione degli straordinari affreschi parietali.
Gli eccellenti risultati ottenuti con l’Aula settentrionale permetteranno di programmare i futuri lotti di intervento che avranno come obiettivo principale la musealizzazione dell’Aula intermedia e del primo fonte battesimale.

condividi su

10 Gennaio 2018