
È sotto gli occhi di tutti coloro che svolgono un servizio nella Chiesa, dal vescovo ai sacerdoti e diaconi, dai catechisti ai vari operatori pastorali, la grande varietà di situazioni umane in cui può vivere la famiglia nel tempo attuale, per non parlare delle situazioni che non rispondono pienamente a quello che il Signore ci propone.[1] Qualche esempio: i genitori di una bimba, non ancora sposati, che chiedono il Battesimo; una coppia convivente con bambini che chiede di sposarsi in chiesa, la richiesta dei sacramenti da parte di una coppia di divorziati risposati…
Situazioni, fra le tante, delicatissime, che richiedono, secondo quanto indicato da papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia: accoglienza e non giudizio, graduale accompagnamento, discernimento personale e pastorale, integrazione, nonché, costantemente, l’annuncio cristiano della buona notizia che riguarda la famiglia [2]: “il matrimonio è una chiamata di Dio, è un’opera di Dio, è ciò che Dio costituisce, quello che Dio congiunge”. [3] Forse possiamo già intravedere in questi atteggiamenti un nuovo paradigma di approccio alla famiglia al quale siamo chiamati come Chiesa.
Come Chiesa non possiamo non accogliere e condividere le grandi sofferenze che attraversano le vite di tante persone e tante famiglie che si trovano ad affrontare difficoltà e fallimenti che ormai troppo spesso portano alla dissoluzione delle relazioni, non senza drammi per la coppia, i figli e tutta la rete parentale e relazionale che fino a quel momento li aveva accompagnati.
Anche in questo campo pastorale si tratta di testimoniare, pur con i nostri limiti, l’amore di Dio, che si rivela pienamente nella vicenda storica di Gesù, in particolare nell’evento della sua morte e risurrezione. Questa rivelazione non può che realizzarsi nel costante e quotidiano ascolto della Parola di Dio, laddove possiamo scoprire come Dio ci chieda una relazione con Lui forte, intensa, viva da rafforzare sempre più. Questa relazione attraverso la Parola di Dio è la testimonianza che possiamo portare alle coppie, ai fidanzati, alla famiglia, a coloro che chiedono i Sacramenti, a tutti coloro che in qualche modo vengono in contatto con la Chiesa. Ed in questo tutti i credenti ma in particolare gli operatori pastorali, siano essi presbiteri, educatori scout o azione cattolica, catechisti o chiunque impegnato in un servizio ecclesiale, devono sentirsi chiamati con umiltà, rispetto e carità.
Si comprendono da subito il fascino ma nello stesso tempo la grande difficoltà della sfida pastorale che si presenta alla Chiesa, anche quella porzione di Chiesa che è la nostra diocesi o quella più piccola della nostra unità pastorale o parrocchia. Per affrontare questa sfida non resta che cercare di costruire una grande alleanza fra tutti coloro che cercano il bene della famiglia.
Con queste finalità la Pastorale Familiare diocesana propone per giovedì 11 settembre dalle ore 20.30, presso l’Oratorio San Michele di Cervignano un incontro guidato da don Franco Gismano aperto a tutti coloro che si sentono vicini al tema della famiglia e alle diverse situazioni di difficoltà che possono riguardarla. Il tema della serata sarà: “Amoris Laetitia: una proposta per un cambio di paradigma nell’approccio della Chiesa alla famiglia, con attenzione alle situazioni di difficoltà”.
L’equipe diocesana per la Pastorale della famiglia
[1] Amoris Laetitia p. 30.
[2] Ibidem p. 27
[3] Catechesi di don Fabio Rosini sulla festa della Santa Famiglia https://www.vaticannews.va/it/podcast/la-nostra-fede—commento-al-vangelo/2024/12/domenica-i-dopo-natale-anno-c-fabio-rosini-29-12-24.html