Suggerimenti per vivere la Settimana Santa
Omelia di mons. Redaelli durante la messa della Domenica delle Palme in cattedrale
13-04-2014

Posso farvi una domanda: c’è qualcuno in chiesa non battezzato? No, vedo che tutti siete battezzati. E qualcuno è stato battezzato non da bambino? Solo una persona…, tutti gli altri sono stati quindi battezzati quando erano molto piccoli.

Perché vi ho fatto questo domande lo capirete subito. Riflettendo su cosa dirvi in questi brevi momenti di meditazione – brevi, vista l’abbondanza di Parola di Dio di oggi e i segni liturgici molto significativi, anzitutto la processione con i rami di ulivo – mi è venuto spontaneo pensare di proporvi due inviti per vivere bene la settimana santa.

Il primo è quello di seguire Gesù per tutta la settimana fino all’esplosione di gioia della domenica di Pasqua, non accontentandosi di averlo accompagnato solo oggi nel suo ingresso a Gerusalemme. Il secondo invito è di aiutarvi in questo percorso identificandovi via via con i vari personaggi – anzi “persone”, perché non erano degli attori, ma uomini e donne in carne ed ossa – che incontrano Gesù nella sua passione: gli apostoli, Giuda, Pietro, Maria, le donne, Pilato, Erode, i soldati, ecc.

Sono indicazioni importanti. Le avevo pensate ieri sera, ma stamattina riflettendoci appena sveglio ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa. A un certo punto ho avuto come un flash: certo – mi sono detto – manca il Battesimo!

Forse non sapete che quest’anno proprio durante la veglia pasquale celebreremo due sacramenti oltre l’Eucaristia: il Battesimo e la Confermazione di alcuni adulti. Una cosa bella, che, però, può anche preoccupare: è già così lunga la veglia pasquale, se poi ci aggiungiamo anche queste celebrazioni… Meglio forse stare a casa…

Ma perché questi due sacramenti, e in particolare il Battesimo, si celebrano nella veglia pasquale? Non è appunto una liturgia già abbastanza solenne e lunga? E non si rischia inoltre di dare meno rilievo a questi sacramenti che se fossero celebrati per loro conto? Perché allora questa celebrazione eccezionale?

In realtà celebrare quei due sacramenti fuori della veglia pasquale è o dovrebbe essere l’eccezione, mentre la regola è e sarebbe celebrarli nella notte di Pasqua. Solo per motivi pratici si celebrano anche in altri momenti.

Perché il Battesimo deve essere celebrato a Pasqua? Perché questo sacramento non è altro che entrare nel mistero pasquale di Gesù: morire con Cristo al peccato per risorgere a una vita nuova. La morte e risurrezione di Cristo ci salvano non perché ne ascoltiamo il racconto o ci meditiamo sopra, ma perché con il Battesimo viviamo con Lui questi eventi.

Tutto ciò vale per chi verrà battezzato nella notte santa di Pasqua e per chi vedrà confermato il dono del Battesimo con la Confermazione, ma per noi? Anche il nostro Battesimo di noi battezzati per la quasi totalità quando eravamo molto piccoli, non è stato altro che fin dall’inizio della nostra vita immergerci nella Pasqua di Cristo, farci salvare dalla sua morte e risurrezione, assumere come logica di vita il donarla come Lui ha fatto nei nostri confronti.

Arrivo allora al terzo e più importante suggerimento su come vivere la settimana santa: provate a immaginare di non essere stati ancora battezzati, ma di ricevere questo sacramento la prossima veglia pasquale. Come sarebbe allora la nostra partecipazione a questa settimana santa? Lascio a ciascuno di voi dare la risposta.

† Vescovo Carlo