È possibile cambiare, crescere, in quanto adulti? Già la vita, a dire il vero, si preoccupa di farci cambiare per via “naturale”, potremmo dire: non fosse altro che per l’evoluzione del nostro corpo dovuta all’età, alla salute; ma pensiamo a quanto riescono a compiere indirettamente in noi i figli, gli altri, gli eventi della vita.
E crescere in quanto cristiani, senza accontentarci di vivere di rendita o sempre in difesa dalle “minacce” del presente, è anche possibile?
È questa l’opportunità offerta dagli esercizi spirituali nella vita quotidiana proposti dall’Arcidiocesi in quest’anno pastorale. Cinque serate consecutive, rivolte in particolare ai “cristiani della domenica”, per poter diventare più coraggiosamente “cristiani dei giorni feriali”.
E come avverrà questo? La via suggerita è quella del “discernimento”. Vivere, tutti lo dobbiamo, scegliere anche. Il come farlo, però, fa la differenza. Scegliere secondo Cristo e secondo il Vangelo fa la qualità del nostro agire e del nostro essere “umani”, spinto, con Cristo, ai limiti del “divino”. Con il Battesimo è già acquisita la presenza dello Spirito di Dio in noi, con i sacramenti risvegliata e accresciuta. Ma con la vita cristiana quotidiana questa Presenza può dare frutti di umanità straordinaria: lo vediamo nei santi, anche quelli minori e nascosti nelle pieghe delle nostre case e delle nostre famiglie.
Gli esercizi spirituali, benché in forma compressa e ridotta a misura di laici impegnati nelle incombenze quotidiane, propongono gratuitamente uno spazio di discernimento per essere cristiani nella vita quotidiana. Certo, è un inizio e quindi saranno indicate dalla guida, il Vescovo emerito Dino in questo caso, le basi e le colonne portanti del discernimento. E così potremo entrare nel mondo ricco e inedito dello Spirito. Non saranno soltanto cinque prediche serali: verrà offerta a chi lo desidera la possibilità di un colloquio personale con la guida, e a tutti un prolungato spazio di silenzio, di presenza del Signore nell’Eucaristia, di preghiera comune.
Alcuni decanati hanno già vissuto questa piccola esperienza, altri si apprestano a farlo, come la città di Gorizia.
Una sfida per le comunità cristiane potrebbe essere come non sprecare questa opportunità e come avvicinare invitando altri cristiani praticanti – questo il target, non è una proposta di evangelizzazione per simpatizzanti o nuovi cristiani – in modo da diffondere lo stile del discernimento nei nostri battezzati.
Un supporto teologico e culturale sul discernimento verrà invece offerto nei prossimi incontri di formazione per i Consigli Pastorali Parrocchiali, il primo dei quali si terrà il prossimo 15 febbraio, con inizio alle 20.30, a Monfalcone S. Nicolò.
Vivremo la Chiesa allora non soltanto come corpo che celebra o che forma le nuove generazioni al Vangelo, ma spazio per adulti che crescono. Secondo Cristo.
E questo è straordinario.
don Sinuhe Marotta