L’Emporio della Solidarietà apre anche a Gradisca

Tuesday 26 March 2019

È tutto pronto per l’apertura dell’Emporio della Solidarietà di Gradisca d’Isonzo, che verrà inaugurato sabato 29 giugno alle 10.
Collocato presso l’area del Mercaduzzo in piazza Marconi 27, negli spazi di quella che precedentemente era la canonica della chiesa di Santo Spirito, l’Emporio della Solidarietà sarà affiancato anche dal Centro di Ascolto parrocchiale e da uno spazio adibito a magazzino.
Dopo quelli di Gorizia e Monfalcone, l’Emporio di Gradisca d’Isonzo è il terzo ad essere aperto sul territorio diocesano e, in questo caso, andrà a servire l’utenza del decanato di Gradisca – Cormòns. “Partiremo per gradi – ha commentato Chiara Bertolini, referente per il progetto – iniziando con la copertura della zona del gradiscano, per ampliare un po’ alla volta il servizio sul decanato. Si stima che, con questo Emporio, si aiuteranno almeno 250 famiglie”.
Tanti gli obiettivi del servizio, primo tra tutti quello di consentire alle persone e famiglie che vivono un momento di difficoltà di ottenere gratuitamente prodotti alimentari, ma con la “dignità” del poter svolgere autonomamente la spesa, senza ricevere dalle mani dei volontari la “busta”, come si usava un tempo. Con questo progetto sono gli stessi utenti a decidere cosa mettere nel loro carrello, scegliendo tra prodotti freschi e confezionati presenti sugli scaffali, andando in tal modo a soddisfare anche in maniera più mirata le esigenze di ogni singolo caso.
Per accedere al servizio, come già per gli altri due Empori, è necessario rivolgersi ai Centri d’Ascolto parrocchiali o a quelli Comunali – con i quali il progetto è in collaborazione – e presentare la propria domanda. Questa verrà esaminata da una commissione e, se ritenuta idonea, verrà fornita una tessera, caricata con dei punti, con la quale poter accedere all’Emporio. Ogni singolo prodotto presente all’interno del negozio è prezzato con un punteggio, che verrà quindi scalato dalla tessera.
Gli utenti non sono mai soli in tutto questo percorso, ma sempre seguiti da volontari, presenti nella struttura, che possono aiutarli nella scelta ed indirizzarli al miglio acquisto per il loro caso; uno degli obiettivi del progetto Empori è infatti anche quello di accompagnare gli utenti nell’acquisire maggior consapevolezza nell’effettuare gli acquisti, per evitare gli sprechi e acquistare ciò di cui realmente si ha bisogno.
Non da ultimo, uno degli aspetti rilevanti di tutto questo progetto è il creare una rete che unisca il territorio. L’Emporio della Solidarietà di Gradisca – come gli altri due coordinato dall’associazione di famiglie “La ginestra”, Onlus della Caritas diocesana -, è reso possibile non solo grazie al sostegno dei fondi 8per1000, ma anche con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Croce Rossa Italiana e Ambito Alto isontino. Fondamentali poi le donazioni arrivate dal Panificio Cauzer di Gradisca d’Isonzo, Mobili Piani e Ikea; per la parte alimentare collaborano Banco Alimentare, Despar di Brumat di Gradisca d’Isonzo e Coop Alleanza 3.0.
L’opera non sarebbe possibile poi senza l’aiuto di tanti volontari che si alterneranno alla struttura e che, negli scorsi mesi, sono stati opportunatamente formati, tanto per l’attività dei Centri d’Ascolto che per quella dell’Emporio della Solidarietà.
Una curiosità: all’interno dell’Emporio – progetto nato come Opera dell’Anno della Misericordia 2015/16 – verrà collocato, in una nicchia, un mattoncino della Porta Santa della Basilica papale di San Paolo fuori le Mura, prelevato dalla stessa in occasione del rito di apertura. Il mattoncino è stato inviato direttamente dal cardinale James Harvey, arciprete della Basilica, “come segno di profonda unione con la Chiesa Romana e di partecipazione ai benefici spirituali del Giubileo”.
Dopo l’apertura, che vedrà anche la presenza delle autorità locali e di monsignor Redaelli, l’Emporio sarà attivo tutti i martedì e giovedì pomeriggio.

Alle ore 11.30 verranno, invece, benedetti i ristrutturati locali dell’Emporio della Solidarietà di Gorizia.