Dobbiamo parte a papa Francesco e parte ai nostri presbiteri se la sequel su “chi è il cristiano” apre la nuova stagione con un nuovo episodio centrato sul discernimento.
L’incontro con l’esortazione Amoris laetitia del Pontefice, avvenuto qualche mese fa, ha suscitato una sana preoccupazione nel presbiterio.
Lo scritto, infatti, si conclude con l’invito ad utilizzare nei casi difficili della vita affettiva e matrimoniale il discernimento, accompagnato da un uomo di Dio. Invito birichino quello del papa, che ha suggerito ai presbiteri di rinverdire le proprie competenze su questo campo così delicato, competenze spesso soffocate da tutt’altre preoccupazioni, gestionali e amministrative, cui i presbiteri sono spesso condannati.
Ma non è cosa da preti il discernimento. Decidere come spendere i propri soldi, come investire il proprio tempo, addirittura come votare o come esprimersi dal punto di vista sociale o comunitario implica un soppesare le alternative, alla luce della Parola di Dio, in ascolto di quella Parola non scritta e rivolta esclusivamente alla nostra persona che il Signore Dio ancora rivolge a noi oggi. Questa operazione, non eludibile e propria di ogni battezzato, in un termine solo si chiama discernimento.
Partecipare allo sguardo di Dio, lo chiamerà la biblista Rosalba Manes venerdì 11 novembre 2016 alle 20.30 nel primo incontro di aggiornamento per i consigli pastorali parrocchiali insieme ai loro presbiteri; espressione che fa scorrere sotterranea la gioiosa consapevolezza di non essere più soli a combattere la propria vita e a soccombere di fronte ad alternative troppo difficili per le nostre fragili spalle.
Certo, non saranno i quattro incontri previsti nell’anno a risolvere tutti i nostri conflitti interiori o a spianare tutte le strade faticose della vita, ma almeno rimetteranno a tema la dimensione della libertà del cristiano. In un tempo, infatti, in cui sensazioni, emozioni e sentimenti sono diventati padroni – a volte crudeli dittatori – delle nostre esistenze, agire con discernimento significa andare verso il bene e verso il meglio, mobilitando le dimensioni più vere della nostra libertà. Significa propriamente restare liberi e diventare più liberi, proprio perché tentiamo di contemplare la vita con lo sguardo di Dio che ci viene offerto in Gesù Cristo.
L’appuntamento sarà come al solito presso l’accogliente parrocchia di S. Nicolò in Monfalcone. L’incontro con la prof.ssa Manes è fondativo rispetto ai tre incontri successivi previsti durante l’anno. Per motivi legati alla disponibilità della valente relatrice è stato necessario spostare le date preannunciate e unirle in una sola serata insieme con i nostri presbiteri. Siamo certi che l’incomodo dello spostamento sarà compensato dai ricchissimi contenuti offertici.
Passeremo sin da ora la voce tra i componenti dei nostri Consigli Pastorali, sì da organizzarci adeguatamente per poter essere presenti numerosi in quella arricchente serata.
Sabato 11 alle 10, la prof.ssa Manes parlerà agli amministratori della cosa pubblica, ai rappresentanti delle istituzioni e a quanti sono impegnati in politica presso il Ridotto del centro Bratuz in viale XX Settembre a Gorizia.