In dialogo con papa Francesco: le impressioni del vescovo Carlo

Friday 9 February 2024

Giovedì 8 febbraio 2024 i vescovi del Triveneto, nell’ambito della periodica Visita ad limina, hanno incontrato in Vaticano Papa Francesco, Abbiamo chiesto all’arcivescovo mons. Redaelli le prime impressioni al termine dell’incontro.

La visita ad limina, che si sta concludendo in questi giorni, si è rivelata un’esperienza molto intensa di incontro con Papa Francesco e con i dicasteri della curia romana che collaborano con lui, oltre un’occasione per rafforzare la conoscenza, la comunione e la stima tra noi vescovi del Nord-Est e anche le nostre Chiese.

I diversi appuntamenti con i dicasteri, che ci hanno accolto con grande cordialità e apertura all’ascolto, ci hanno fatto toccare con mano quanto la riforma della curia romana voluta recentemente da Papa Francesco stia caratterizzando i diversi uffici come realtà effettivamente a servizio delle Chiese locali. Abbiamo condiviso con loro diversi aspetti positivi e problematici della nostra realtà, trovando la massima disponibilità ad aiutarci ad affrontare con fede e speranza questo cambio d’epoca che ci sta tutti interessando.

Un cambio d’epoca che è stato al centro del lungo e sincero e appassionato di dialogo con Papa Francesco. Abbiamo visto con soddisfazione una sua buona situazione di salute, nonostante gli evidenti problemi legati alla deambulazione, e soprattutto ci siamo meravigliati della sua profonda conoscenza di ciascuno di noi e delle nostre chiese e del travaglio che stanno vivendo tra l’uscire da una situazione di cristianità, senza perdere quanto di positivo ci è giunto dal passato, e il tentare con fiducia vie nuove.

Il dialogo ha affrontato diversi temi dell’attualità delle nostre diocesi: dai sacerdoti, ai seminari, alla trasmissione della fede, alla pietà popolare, ai giovani, ai religiosi e religiose, alla presenza sul territorio e così via. Da parte mia ho ricordato a Papa Francesco l’evento di Gorizia 25 anticipando un invito che probabilmente faremo congiuntamente come vescovi di Gorizia e di Nova Gorica. Citando poi l’esperienza molto bella della marcia della pace che ha coinvolto le due città, ho chiesto al Papa una parola sul tema della pace, della guerra e degli armamenti anche riferendomi alla presenza di fabbriche di questo tipo sul nostro territorio. Papa Francesco ha ribadito con forza la sua condanna della guerra, ricordando anche la sua visita a Redipuglia, e ha riconosciuto la difficoltà di situarsi come cristiani di fronte alle problematiche molto gravi, come quelle della presenza degli eserciti, degli armamenti e degli investimenti per le armi.

Rispondendo alle varie domande Papa Francesco ci ha comunque più volte esortato a non avere paura ad affrontare le situazioni anche più difficili con coraggio e speranza sapendo usare il discernimento e anche la virtù della prudenza. E ci ha giustamente richiamato alla fondamentale importanza per i vescovi, per i sacerdoti e per tutti i cristiani della preghiera. Un’esperienza molto bella quella di questi giorni che come vescovi cercheremo il modo di condividere con le nostre Chiese perché proseguano con fiducia e in profonda comunione con il Santo Padre sulle strade del Vangelo.

+ vescovo Carlo