Domenica 24 novembre: la Giornata di Voce Isontina

Wednesday 22 November 2017

È ormai una lunga tradizione quella che vede la comunità diocesana impegnata a sostenere ed a diffondere il proprio settimanale Voce Isontina nella domenica di Cristo Re, ultima dell’Anno liturgico.
Per informare bisogna conoscere ma per conoscere c’è bisogno di vicinanza, di prossimità.
Ai discepoli che gli chiedevano dove abitasse, Gesù non rispose con l’indirizzo di una città o di una via ma invitandoli a “venire e a vedere”.
I settimanali diocesani sono il mezzo che accompagna le comunità a scoprire “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono”.
Possono farlo in maniera particolare – oserei dire quasi privilegiata – per quel legame particolare col territorio che hanno sin dalla loro fondazione (risalente in alcuni casi alla fine del XIX secolo). Di nessuno dei quasi 200 periodici cartacei e digitali associati alla Fisc (la Federazione italiana dei settimanali cattolici) si può dire che – come Melchisedek – è “senza padre, senza madre, senza genealogia”. Ognuno di essi è strettamente legato al suo territorio.
Certamente può apparire strano parlare ancora di legame col territorio in un’epoca come la nostra dove una delle caratteristiche fondanti del mondo digitale sembra essere proprio la sua incollocabilità fisica e temporale.
Ma il territorio non è solo geografia: è – certamente nel nostro Paese ma ancora di più in una terra come l’Isontino – storia, cultura, tradizione, arte, lingua, ambiente…
Per un settimanale cattolico, allora, il territorio non è solo ciò di cui si occupa ma coloro a cui si rivolge: le persone che lo abitano e che lo costituiscono, la generazione presente e quelle passate. Un rapporto personale apparentemente distante anni luce del mondo del Web 3.0 ma che scommette ancora sul valore della relazione interpersonale.
Questa presenza sul territorio permette al settimanale di potersi definire “Giornale di informazione locale” dove “locale” non è aggettivo riduttivo o sinonimo di campanilismo e particolarismo ma un dato che acquista ancora più valore nella dimensione ecclesiale che gli è propria.Don Elio Bromuri, direttore-poeta per decenni della “Voce dell’Umbria”, amava ricordare che la Chiesa sta in terra come una pianta con radici ben salde, legate ai paesi ed alle città, ma è sempre in mare aperto per evangelizzare popoli nuovi e terre sconosciute.
Come non scorgere in questa definizione un’immagine della vocazione cui i settimanali diocesani sono chiamati nel loro servizio alla Chiesa?
Quella vocazione che ci impone di andare alla ricerca delle “buone notizie”, raccontandole per condividerle. Anche perchè, prima di diventare notizie, sono pagine di vita quotidiana e non vi è “nulla di più genuinamente umano che non trovi eco nel cuore dei discepoli di Cristo”.
Papa Francesco ha più volte sottolineato l’importanza della “buona notizia”; non certo – lo ha ricordato recentemente il presidente dei vescovi italiani, cardinale Gualtiero Bassetti – “per addomesticare l’informazione ma perchè la ’buona notizia’ è sinonimo di speranza. E la speranza è la più umile delle virtù perchè rimane nascosta nelle pieghe della vita ma è simile al lievito che fa fermentare la pasta”.

A tutti voi lettori il “grazie” più sincero per il sostegno che continuate a dare al nostro lavoro.

Mauro Ungaro

Direttore di Voce Isontina

 

Abbonamento
In tutte le copie i lettori troveranno il bollettino per rinnovare l’abbonamento.
Chi ne fosse rimasto privo, senza potrà richiederlo presso la sede di “Voce”.
I prezzi dell’abbonamento sono:
– abbonamento ordinario + accesso all’area riservata dell’edizione digitale: euro 50;
– abbonamento sostenitore + accesso all’area riservata dell’edizione digitale: euro 60;
– abbonamento benemerito + accesso all’area riservata dell’edizione digitale: euro 100.
Per l’estero le quote sono di euro 120 per i Paesi europei e di euro 140 per quelli extraeuropei.

Disguidi postali
Rammentiamo a tutti gli abbonati di comunicarci tempestivamente i ritardi nella consegna di Voce Isontina. Come giornale di informazione locale, Voce Isontina paga una tariffa per cui nel recapito viene parificato al quotidiano: quindi il giovedì o al massimo il venerdì mattina deve giungere nelle case degli abbonati.
Segnalando il mancato recapito all’amministrazione di Voce Isontina (amministrazione@voceisontina.eu), gli abbonati ci daranno la possibilità di verificare con Poste italiani i motivi di tale ritardo cercando di ovviare prima possibile al disguido. In molti casi è importante (soprattutto nei centri più piccoli) protestare direttamente col postino o con il direttore del proprio Ufficio postale: ai centri di smistamento provinciali, Voce Isontina arriva puntualmente (lo verifichiamo settimanalmente) e molto spesso il ritardo è dovuto a problemi locali. La consegna della posta a giorni alterni fa sì che la non puntualità nel recapito comporti lo slittamento alla settimana successiva e questo è ancora più inaccettabile.

Le offerte della Giornata
Ricordiamo ai parroci ed ai responsabili amministrativi delle parrocchie, che le offerte raccolte nella Giornata durante le messe potranno essere versate:
– presso la sede di Voce Isontina o l’Ufficio Cassa della Curia;
– tramite bonifico bancario sul cc presso la Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, Corso Verdi 104 Gorizia – IBAN:
IT32A 06340 12410 10000000 9292
– sul c.c. postale n. 10656494 intestato a Voce Isontina via Arcivescovado, 4 – Gorizia
Per motivi fiscali di bilancio, invitiamo a versare quanto raccolto entro il 31 dicembre 2017.

La tariffa “sostenitore”
L’aumento delle spese postali ed i ridotti contributi da parte dello Stato ci hanno costretto ormai da alcuni anni a ridurre il numero delle copie inviate in omaggio a quanti, in Italia e all’estero, ci chiedevano di ricevere “Voce” gratuitamente: biblioteche, scuole, case circondariali, comunità dove sono presenti religiosi che hanno vissuto per periodi più o meno lunghi nella nostra diocesi mantenendo con essa legami di amicizia. Sono però anche molte le persone che, spesso dopo decenni di fedeltà, ci comunicano di non poter rinnovare l’abbonamento a causa della crisi economica.
Riproponiamo anche quest’anno la tariffa “Sostenitore” di 60 euro: 10 soli euro oltre la tariffa normale dell’abbonamento che permetteranno però di contribuire a fare arrivare “Voce” anche a chi altrimenti ne resterebbe senza.Grazie sin d’ora a tutti anche a nome di chi beneficerà di tale iniziativa!

Le offerte 2016
Queste le offerte raccolte nelle comunità della diocesi per il settimanale diocesano in occasione della Giornata 2016:
Aiello 97,50
Aquileia 100,00
Begliano 80,00
Borgnano 160,00
Brazzano 85,20
Capriva 200,00
Cervignano 350,00
Chiopris – Viscone 68,50
Cormons 250,00
Farra 80,00
Fossalon 100,00
Gorizia – SS. Ilario e Taziano 205,00
Gorizia – S. Ignazio 317,00
Gorizia – S. Anna 287,00
Gorizia – Sacro Cuore 505,00
Gorizia – S. Giusto 232,81
Gorizia – San Rocco 200,00
Gorizia – SS. Vito e Modesto 30,00
Gorizia – S. Giuseppe Artigiano 80,00
Gorizia – N. S. di Lourdes 40,00
Gorizia – M. Misericordia 50,00
Gradisca – SS. Salvatore 432,40
Gradisca – S. Valeriano 182,60
Grado 500,00
Joannis 60,00
Lucinico 250,00
Mariano 100,00
Medea 50,00
Monfalcone – SS. Nicolò e Paolo 50,00
Monfalcone – S. Giuseppe 220,00
Moraro 100,00
Muscoli 50,00
Perteole 35,00
Pieris 170,00
Romans 217,63
Ronchi – S. Lorenzo 200,00
Ronchi – M.M. della Chiesa 190,00
Ruda 60,00
Saciletto 30,00
S. Lorenzo Isontino 115,00
S. Vito al Torre 65,00
Strassoldo 50,20
Tapogliano 50,00
Turriaco 80,00
Vermegliano 150,00
Villa Vicentina 70,00
Villaggio del pescatore 100,00
Villesse 170,00

totale 7.265,84