La consacrazione è la risposta ad una chiamata che coinvolge tutto l’arco della vita. Dopo un percorso serio di discernimento personale nella Chiesa particolare e un tempo congruo di formazione, la donna può essere ammessa alla consacrazione dal suo vescovo. È importante che essa abbia una chiara conoscenza di se stessa e abbia una sua stabilità personale e spirituale, perciò un’età troppo giovane non è consigliata.
La consacrazione viene celebrata una sola volta e vale per tutta la vita. Non ci sono i voti come nella professione religiosa o in alcune forme secolari di vita consacrata. La vergine consacrata emette, con il Rito di consacrazione, il “proposito di castità”. I consigli evangelici di povertà e obbedienza vanno seguiti con modalità da verificare assieme al proprio accompagnatore spirituale ed al vescovo a seconda delle diverse condizioni di vita. Durante la consacrazione le vergini ricevono l’anello; si può ricevere anche il velo e/o altro segno secondo le usanze e le consuetudini approvate e il libro della Liturgia delle ore.
La vergine consacrata mette a fuoco nel tempo della formazione il suo stile di vita e lo presenta al vescovo come una propria regola di vita da verificare periodicamente. Non esiste una spiritualità propria dell’Ordo virginum in modo analogo alla spiritualità francescana, domenicana o altro, ma ogni consacrata nutre la propria fede, attingendo alla ricchezza del Rito di consacrazione, che definisce l’identità e la spiritualità della vergine consacrata. A volte può trovare aiuto e supporto in spiritualità del passato o del presente, che sono sempre un dono per tutta la Chiesa.
Con la celebrazione della consacrazione, nasce in diocesi l’Ordo virginum, anche con una sola donna consacrata.
Come avviene la consacrazione dell’Ordo Virginum?
Tuesday 24 April 2018