Che differenza c’è tra un prete e un frate?

Wednesday 31 January 2018

La situazione vista da fuori sembra proprio complicata: ci sono dei frati (che si riconoscono da un vestito particolare) che sono preti e dei frati che non sono preti; ci sono preti che vestono normalmente che sono religiosi e dei religiosi che non hanno un abito particolare che non sono preti.
L’essere prete è legato al sacramento dell’ordine. Si diventa presbiteri o perché si è al servizio di una diocesi (questi vengono chiamati sacerdoti diocesani o secolari, con una battuta i “preti normali”) o perché si è al servizio di un ordine o un istituto religioso. Non si può diventare sacerdoti “in proprio” senza avere un vescovo o un superiore a cui fare riferimento. I sacerdoti diocesani promettono obbedienza al proprio vescovo, vivono nel celibato (nella tradizione latina), ma non è detto che vivano in comunità, possono possedere dei beni propri.
L’essere religioso è legato alla professione solenne dei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza, ovvero l’impegno a vivere con profondità e radicalità ciò che ogni battezzato è chiamato a vivere, la conformazione a Cristo. I religiosi vivono in comunità e seguono il carisma del loro fondatore e di una particolare spiritualità. I religiosi fanno voto di obbedienza nei confronti del proprio superiore, vivono da celibi, non possono avere dei beni propri, ma quanto ricevono viene condiviso con tutto l’ordine e l’istituto di appartenenza. I religiosi possono essere identificabili come frati, monaci, ma a volte non si distinguono molto dai preti diocesani. I religiosi possono avere vestiti particolari (come i francescani, i fatebenefratelli, i carmelitani) o possono vestirsi secondo le consuetudini del luogo (come i gesuiti o i salesiani). I religiosi possono essere sacerdoti (e quindi celebrano la messa, ascoltano le confessioni…) o possono essere fratelli che non ricevono il sacramento dell’ordine e quindi non celebrano i sacramenti.
Il sacramento dell’ordine è per il servizio della comunità. L’essere religiosi è prima di tutto un modo per vivere in modo radicale il proprio battesimo.

Don Nicola Ban