Che cosa fanno in Seminario i futuri sacerdoti?

Tuesday 21 November 2017

Gli ambiti della formazione dei futuri sacerdoti sono essenzialmente quattro: spirituale, intellettuale, umana e pastorale. In base alle finalità formative sono organizzate anche le proposte del Seminario.
Un primo grande fronte di formazione è la vita di preghiera: i seminaristi si “allenano” a coltivare una relazione intima e personale con il Signore e a vivere la preghiera con la Chiesa. Pertanto una buona parte della vita del Seminario è dedicata alla liturgia delle Ore, alla preghiera comune di lodi e vespri, alla celebrazione della S. Messa, all’esercizio della Lectio Divina, alla direzione spirituale, ai ritiri.
La formazione intellettuale chiede ai futuri sacerdoti di studiare, seguendo le lezioni e preparando degli esami. In termini di tempo e di energie lo studio è la parte predominante della formazione in Seminario. Come all’università ci sono le lezioni a cura dei docenti sacerdoti, religiosi e laici che hanno i titoli, lo studio individuale, l’avvio alla ricerca scientifica in ambito teologico. Al termine dei semestri c’è una sessione di esami.
Parlando di formazione umana si intende lo sviluppo di quelle qualità che possono aiutare un prete a stare in piedi in un compito non semplice e umanamente sfidante, che richiedono che sia una persona di relazione, capace di organizzare, resistente alle frustrazioni, disponibile a vivere nel celibato. A tutto questo ci si allena grazie alla vita fraterna, al confronto coi superiori e alla collaborazione di esperti nelle scienze umane.
Infine ci si prepara all’impegno pastorale facendo una sorta di “tirocinio” individuale in parrocchia sabato e domenica, ma anche curando alcune iniziative come comunità. Il tempo dell’estate è particolarmente importante per sperimentarsi nei compiti pastorali.

Don Nicola Ban