Catechisti: testimoni coraggiosi e credibili

Saturday 3 September 2022

A San Canzian d’Isonzo presso la parr. dei Santi Canziani Martiri dal 5 al 7 settembre si terrà il prossimo XXIII Laboratorio di formazione per catechisti ed educatori della nostra diocesi. Il tema “Catechisti, testimoni coraggiosi e credibili” vuole proporre una riflessione sull’essere testimoni della fede, capaci di educare alla fede, consapevoli di essere parte della Chiesa.

Chi è il testimone? La Treccani afferma che il testimone è una «persona che, assistendo, avendo assistito, o essendo comunque direttamente a conoscenza di un fatto, può attestarlo, cioè farne fede, affermarne pubblicamente la veridicità, o dichiarare come esso realmente si è svolto». E prosegue dicendo: «chi, oltre ad affermare e attestare esplicitamente una cosa, ne è prova e dimostrazione palese con la sua stessa presenza e i suoi comportamenti: […] i testimoni di Cristo, i martiri e i santi, e inoltre i fedeli che ne attuano l’insegnamento». Essere testimoni è annunciare l’esperienza personale e comunitaria dell’incontro con Cristo Risorto che si sta vivendo nella fede. Pietro e Giovanni, ai capi degli ebrei che chiesero con quale potere o in quale nome avessero guarito uno storpio, risposero «nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. […] In nessun altro c’è salvezza» (At 4,10.12) e «noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20). Tutto ciò vale anche per noi, testimoni della fede oggi senza paura, con coraggio.

Dei tanti tratti che potrebbero descrivere l’identità dei catechisti quello originario è senza dubbio alcuno che essi sono anzitutto “testimoni della fede”.

Colui che è chiamato a educare alla fede ha come obiettivo principale e primario quello di accompagnare all’incontro con Cristo Risorto. Perché ciò possa avvenire è necessaria la testimonianza. Questa, infatti, rende possibile il passaggio dell’esperienza della fede dal cuore del catechista al cuore di chi si incontra e di cui si è al servizio. Si tratta di una testimonianza della fede quotidiana di quello che ho vissuto, sperimentato, meditato e assimilato: il catechista vive ciò che trasmette.

Il testimone non è solo colui che porta e trasmette un messaggio in cui crede, ma è chi assume pienamente quel messaggio nella sua vita. La testimonianza non passa prima di tutto dalle parole. Essa coinvolge il nostro modo di stare nel mondo, di prendere piccole o grandi decisioni, di fronteggiare le situazioni, di rendere visibile con la vita il Vangelo. La testimonianza è fatta di scelte, di azioni, di relazioni.

Allora, va dato maggior rilievo alle persone nella condivisione dell’esperienza di fede più che alle strutture. Ce lo ricorda il Documento di Base Il Rinnovamento della catechesi al n. 200: «La esperienza catechistica moderna conferma ancora una volta che prima sono i catechisti e poi i catechismi; anzi, prima ancora, sono le comunità ecclesiali. Infatti come non è concepibile una comunità cristiana senza una buona catechesi, così non è pensabile una buona catechesi senza la partecipazione dell’intera comunità». Dio ha bisogno della sua Chiesa per farsi conoscere. Ha bisogno di comunità che siano sacramento del suo amore attraverso l’ascolto della Parola, la celebrazione della liturgia e quell’annuncio che sa essere attento alla storia delle persone.

Il dono dell’incontro con il Cristo Risorto e l’aver stabilito con lui una relazione profonda, va condiviso, annunciato, testimoniato. Come gli atleti della staffetta consegnano il testimone che hanno ricevuto dall’atleta precedente, così anche i catechisti ed educatori consegnano il Vangelo che hanno ricevuto e che ha portato frutto nella loro vita, che è la salvezza di Dio compiuta in Cristo a favore di ogni uomo e donna.

Durante le tre serate di formazione la riflessione e il confronto sulla dimensione della testimonianza verrà affrontato in chiave teologico-pastorale e pedagogica, rispettivamente da don Stefano Pegorin SDB, e da suor Claudia Simonetto FMA. Saremo, inoltre, aiutati dall’ascolto di diverse espressioni delle nostre comunità cristiane.

Le tre serate si svolgeranno presso la Parrocchia Santi Canziani Martiri (GO) nei giorni 5-7 settembre dalle ore 18.00 alle ore 22.00.

Le iscrizioni possono essere effettuate per e-mail: catechistico@arcidiocesi.gorizia.it oppure tramite modulo elettronico dal sito www.arcidiocesi.gorizia.it/catechistico.

È possibile iscriversi fino al 2 settembre 2022.

La quota di partecipazione è di euro 25.00.

fra Luigi Bertié

 

PROGRAMMA

 

Lunedì 5 settembre

17.45   Iscrizioni e accoglienza

18.15   Preghiera

18.25   Presentazione del percorso formativo, fra Luigi  Bertié

18.35   Fatti non parole… in ascolto delle prassi

Prima parte laboratorio di studio

            ELENA SCARPAROLO, catechista della parr. S. Maria Ausiliatrice di Vicenza

VANESSA RIEFFE MARCON, catechista della parr. di S. Martino Vescovo di Basaldella (UD)

20.00   Pausa cena

20.30   Seconda parte del laboratorio di studio

22.00   Preghiera conclusiva e saluti

 

Martedì 6 settembre

18.00   Accoglienza e preghiera

18.30   Catechisti, testimoni della fede

Prima parte del laboratorio di studio

DON STEFANO PEGORIN SDB, direttore dell’opera salesiana La Viarte

20.00   Pausa cena

20.30   Seconda parte del laboratorio di studio

22.00   Preghiera conclusiva e saluti

 

Mercoledì 7 settembre

18.00   Accoglienza e preghiera

18.30   Il valore pedagogico della testimonianza

Prima parte del laboratorio di studio

SUOR CLAUDIA SIMONETTO FMA, psicologa ed educatrice professionale

20.00   Pausa cena

20.30   Seconda parte del laboratorio di studio

22.00   Preghiera conclusiva e saluti