La missione ai discepoli

Tuesday 23 May 2017

Mt 28, 16-20

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

L’ultimo capitolo del vangelo di Matteo ha come tema centrale l’invio da parte del Risorto a portare il dono del Padre a tutti gli uomini. Il capitolo presenta tre diversi invii.
Si comincia con le donne, che per prime incontrano il Cristo Risorto. Le donne alle quali il Risorto va incontro, Maria di Magdala e l’altra Maria, sono testimoni di una fede incrollabile, perché mai si sono fatte scoraggiare in tutta la vicenda di Gesù:
fino alla fine sono rimaste con Lui, anche quando i discepoli sono fuggiti. E ora, nel nuovo inizio, sono le prime ad incontrarlo, ricevendo la missione di evangelizzare i discepoli stessi. In questo modo la dignità della donna acquista un valore mai riconosciuto prima. Le donne accolgono Gesù e gli abbracciano i piedi: questo gesto è tratto peculiare della diakonía femminile, è parte di quel linguaggio dell’amore che Gesù propone ai suoi discepoli per realizzare una piena fraternità, unendosi nel fare la volontà del Padre, nel cui compimento tutti gli uomini e le donne, senza distinzione, diventano fratelli, sorelle e madri di Gesù (12,50).
Tra questi due invii, abbiamo una pericope che riguarda le guardie testimoni degli avvenimenti: anche loro sono portatori di un messaggio sulla scomparsa di Gesù, una situazione di cui le autorità religiose cercano di servirsi per smentire la parola dei discepoli, comprando la falsa testimonianza delle guardie mercenarie. Matteo sottolinea come questa falsa versione dei fatti si sia diffusa presso i giudei persistendo ancora al momento della scrittura del suo vangelo.
Gli undici discepoli, avvertiti dalle donne del luogo in cui il Risorto ha chiesto di recarsi per vederlo, partono, incontrano Gesù e si prostrano davanti a Lui, ma ancora dubitano.
Gesù dà loro il mandato di universale evangelizzazione, garantendo la sua presenza fino alla fine del mondo.
Come realizziamo la missione noi oggi, dovendo confrontarci, alla pari dei discepoli, con realtà molto diverse che non sempre riusciamo a comprendere? Come possiamo anche noi essere testimoni della fede incrollabile delle donne che sempre lo hanno seguito, non vacillando di fronte all’apparente fallimento della morte?

(da “Una comunità in ascolto di Matteo” – a cura degli insegnanti di religione cattolica della Diocesi di Gorizia)