Una Vigilia vissuta nel segno dell’ amicizia

Una trentina i partecipanti,tra italiani e migranti, alla "Cena di Fraternità"

La Notte Santa – la sera del 24 dicembre scorso – negli spazi dell’Oratorio “Pastor Angelicus” di via Rabatta a Gorizia, il gruppo scout AGESCI “Gorizia 3” della Parrocchia dei Santi Ilario e Taziano, in collaborazione con la Caritas diocesana e l’Unità Pastorale “Porta Aperta”, ha organizzato il tradizionale (e ormai molto atteso) appuntamento della “Cena di Fraternità”, un momento di incontro e condivisione a cui sono state invitate tutte le persone che avrebbero passato da sole la Notte Santa, proprio quando la solitudine si fa sentire in modo più pungente.
La sera della Vigilia del Natale del Signore infatti, tradizionalmente, si cerca di passarla stringendosi con i familiari, parenti e amici più stretti; proprio in quella notte quindi le persone più fragili spesso sentono maggiormente la solitudine e la povertà.
Un momento, come si diceva, quindi molto sentito: hanno infatti partecipato a questa Cena ben una trentina di persone, tra italiani e migranti che si trovano in città.
L’Arcivescovo di Gorizia ha voluto trascorrere la sera della Vigilia di Natale proprio assieme a queste persone più fragili, partecipando alla Cena.
La sua presenza è stata un segno tangibile di prossimità della nostra Chiesa diocesana verso le persone sole e più povere.
Durante la Cena i capi scout, i rover e le scolte del “Gorizia 3” hanno servito le gustose pietanze preparate dalle numerose famiglie di Gorizia – provenienti dall’Unità Pastorale “Porta Aperta”, da San Giuseppe Artigiano (Straccis) e Maria Santissima Regina (Montesanto) – che, gratuitamente e con il cuore, hanno deciso di sostenere l’iniziativa.
Il Direttore della Caritas diocesana di Gorizia, diacono Renato Nucera, coglie l’occasione per ringraziare ancora una volta di cuore il gruppo scout “Gorizia 3” per il prezioso servizio e tutte le famiglie delle comunità parrocchiali cittadine che, con il loro silenzioso impegno, hanno organizzato e reso possibile anche quest’anno la “Cena di Fraternità”.

(Articolo da “Gocce di Carità” pubblicato su Voce Isontina del 18 gennaio 2025)

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