Nella nostra società, pur essendoci molti strumenti informatici che ci rendono sempre più connessi, si rileva un individualismo e una solitudine sempre più crescente. Le “relazioni corte” tra persone che vivono nello stesso paese o nello stesso quartiere sono più difficili da coltivare.
In questo contesto di conoscenze sempre più “sfilacciate”, il ruolo della Caritas diocesana è quello di favorire e intensificare le relazioni di vicinato, affinché si ritorni a chiamarsi per nome, a riconoscere i nostri volti e le nostre storie. Questo è il sogno che ha spinto la Caritas diocesana, con il preziosissimo e indispensabile aiuto della Cooperativa Sociale Murice, a proporre delle azioni di animazione comunitaria nel territorio del quartiere di Straccis, a Gorizia e proprio per questa ragione è stata organizzata la seconda edizione degli “Incontri Solidali”.
Che cosa sono gli “Incontri Solidali” e in cosa consistono? Ci aiutano a scoprirlo le due referenti per il progetto per conto di Murice, Giovanna Marin e Gaia Vinaccia.
“Gli “Incontri Solidali” puntano a creare uno spazio accogliente e inclusivo che permetta a persone di ogni fascia d’età di sentirsi accolti e ascoltati. L’obiettivo che ci guida da dicembre – ovvero dalla prima edizione – è quello di creare legami e lavorare insieme per una comunità coesa e solidale”. Dopo l’esperienza dicembrina, dallo scorso 20 maggio è partita la seconda edizione del programma: “il punto di forza di questa edizione è la rete di collaborazioni che si è creata tra diverse realtà del territorio, che fin da subito hanno dimostrato entusiasmo per il progetto, contribuendo con idee, innovazione e creatività attraverso le loro attività. Siamo inoltre riusciti a trovare uno spazio all’aperto che potesse ospitare i nostri laboratori nel periodo della bella stagione: gli incontri hanno potuto vedere la loro massima espressione nel giardino del bar ’All’isola che non c’è’”.
Ancora una volta quindi è la sinergia, il creare reti tra gli attori del territorio, a dimostrarsi una carta vincente. Non solo la collaborazione tra Caritas diocesana e Cooperativa Murice, a queste si aggiungono svariati ulteriori sodalizi: “il nostro territorio è ricco di realtà che si dedicano alla valorizzazione del luogo in cui viviamo e delle persone che lo abitano. Valori e dedizione che abbiamo trovato nei “Forgotten Heroes”, associazione attiva nell’ambito ludico e che, attraverso il gioco e la fantasia, riesce a unire più generazioni contemporaneamente, creando occasioni di incontro e condivisione. È stato poi coinvolto il Punto Giovani di Gorizia, servizio gestito dalla Cooperativa sociale Itaca, i cui operatori hanno accolto con entusiasmo il progetto proposto, portando agli incontri il Laboratorio di Creazione musicale gestito da Matteo Colautti. Collaborazione in atto anche con “Macross”, associazione che si impegna, a livello nazionale, nella promozione della street-art come strumento di inclusione sociale e valorizzazione dei territori, arricchendo gli Incontri con un linguaggio artistico giovane e profondamente inclusivo. Non manca poi la collaborazione con “Examina”, associazione culturale di Gorizia animata da giovani under 35″.
Come anticipato, gli “Incontri Solidali” si svolgono nel quartiere goriziano di Straccis, una scelta assolutamente non dettata dal caso: “si tratta di un quartiere ricco di storia e di diversità, un vero e proprio “melting pot” di culture e nazionalità, dove vivono persone provenienti da diverse parti del mondo, creando un tessuto sociale ricco e variegato. Negli ultimi decenni però ha affrontato alcune sfide importanti: molte delle realtà imprenditoriali che un tempo offrivano lavoro e opportunità alle famiglie locali hanno chiuso i battenti e tale situazione ha portato a un cambiamento nel tessuto economico e sociale del quartiere, creando nuove esigenze e desiderio di rinascita e rafforzamento della comunità. Un’opportunità unica quindi per costruire insieme un futuro più solidale e inclusivo, valorizzando le diversità e promuovendo iniziative che possano ridare slancio al quartiere e migliorare la qualità della vita di chi ci vive”.
Non da ultimo il quartiere è già parte del progetto “Per Poter Abitare”, gestito per conto di Caritas diocesana proprio dalla Coop Murice, che vede attivo il “Condominio Solidale”, progettualità possibile anche grazie al sostegno dei Fondi 8xmille alla Chiesa Cattolica. Un progetto quindi che “non riguarda solo la gestione del condominio o la creazione di buone relazioni tra vicini, ma ha un obiettivo più grande: costruire una vera e propria rete di comunità nel territorio che, nel tempo, sarà fondamentale per capire i bisogni del quartiere, far nascere gruppi di cittadini desiderosi di contribuire e sviluppare progetti sociali che possano migliorare la vita di tutti, nonché essere ponte con le istituzioni pubbliche, facilitando il dialogo e la realizzazione di iniziative che portino benefici concreti alla comunità”.
L’obiettivo, molto caro alla Caritas diocesana di Gorizia, è quindi quello di rafforzare il senso di appartenenza, promuovere l’inclusione e stimolare la partecipazione attiva, creando un circolo virtuoso di solidarietà. All’interno di questo, spicca nella progettualità degli “Incontri Solidali” una peculiarità chiamata “Photovoice”. Giovanna e Gaia spiegano che si tratta di “una metodologia interessante e coinvolgente, usata spesso per dare voce alle comunità e alle persone che non sempre sono ascoltate. Consiste nel far scattare fotografie direttamente ai coinvolti, chiedendo loro di rappresentare aspetti della loro vita, delle loro sfide o delle loro speranze. Attraverso ciò si punta a stimolare dialogo, riflessione e condivisione di esperienze. Le fotografie diventano strumento di comunicazione e sensibilizzazione verso il pubblico, le istituzioni o i decisori politici su temi importanti come inclusione, salute, ambiente, diritti sociali, mettendo al centro le voci delle persone, valorizzando le loro prospettive”.
Ottima la risposta a tutto il programma di iniziative proposto: “nei primi appuntamenti svolti, abbiamo riscontrato una buona adesione con circa 80 persone tra partecipanti e organizzatori in ogni appuntamento. È stato inoltre molto positivo il riscontro ottenuto dal coinvolgimento di altre realtà del terzo settore che operano nel sociale, le quali hanno accompagnato alcune delle persone che seguono. Oltre agli adulti abbiamo visto una grande partecipazione anche di bambini e adolescenti, di età compresa tra i 7 e i 16 anni, che si sono integrati perfettamente con tutti gli altri partecipanti e hanno preso parte con entusiasmo a giochi di ruolo, giochi da tavolo, videogame, street art e composizioni musicali. Vista l’eterogeneità degli intervenuti, non è possibile tracciare un “profilo tipo” di partecipante ma tutti condividono un’unica grande motivazione: il desiderio di stare insieme e condividere momenti di socialità e creatività”.
Estremamente soddisfatto dell’esperienza anche il direttore della Caritas diocesana di Gorizia, diacono Renato Nucera, il quale ha sottolineato che “ricominciare a conoscersi e ri-conoscersi tra donne e uomini che vivono la stessa comunità e lo stesso territorio ci permette di scoprire e ri-scoprire il tesoro e la ricchezza che si nasconde nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli. Non da ultimo iniziative come gli “Incontri Solidali” consentono di accrescere e rinforzare le collaborazioni tra cittadini, tra questi e le istituzioni e tra le istituzioni stesse, contribuendo a realizzare comunità solide e, appunto, solidali”.
L’amicizia chiama, il territorio risponde!
Sta riscontrando un ottimo successo l’iniziativa degli "Incontri Solidali", promossa dalla Caritas diocesana con la collaborazione della Cooperativa Sociale Murice nel "variegato" quartiere goriziano di Straccis
