Empori: solida presenza

Il bilancio 2024 degli Empori della Solidarietà diocesani, cinque su tutto il territorio, rileva come questo strumento sia quanto mai essenziale per garantire uno stile di vita almeno sufficiente a numerose persone e famiglie

Gli Empori della Solidarietà si confermano uno strumento indispensabile sul territorio diocesano per contribuire al benessere delle fasce più deboli della società. I dati relativi all’attività dell’annualità 2024 dei quattro Empori diocesani (ora diventati cinque con l’apertura in ottobre dell’Emporio di Cormòns) dimostrano come queste Opere Segno rappresentino un contributo importante nel sostegno di persone e famiglie che, senza questo tipo di aiuto, probabilmente andrebbero incontro a forti problematicità legate alla spesa alimentare.
Gli Empori della Solidarietà – attivi a Gorizia, Monfalcone, Gradisca d’Isonzo, Cervignano del Friuli e Cormòns – nascono dall’ascolto del territorio, delle sue criticità e delle sue richieste, cercando di rispondere in maniera concreta alla povertà alimentare rilevata. Sono dei veri e propri supermercati dove gli utenti, accertati dai Centri di Ascolto, tramite una tessera a punti possono acquistare in autonomia ciò di cui maggiormente hanno bisogno, esattamente come in qualsiasi altro negozio di alimentari. Gli Empori della Solidarietà consentono quindi di portare un grande aiuto alle persone senza che queste debbano chiedere o aspettare la “vecchia borsa della spesa”, ma consentendo loro di poter scegliere i prodotti: una forma di attenzione alla persona, volta a conservarne e a restituirne la dignità.
Non da ultimo, gli Empori della Solidarietà si prefiggono anche una funzione sociale: gli utenti non sono infatti soli in tutto questo percorso ma sempre seguiti da volontari, presenti nella struttura, che possono aiutarli nella scelta e indirizzarli al miglior “acquisto”per loro e la loro famiglia; uno degli obiettivi del progetto Empori è proprio quello di accompagnare gli utenti nell’acquisire maggior responsabilità nell’effettuare gli acquisti, per evitare gli sprechi e acquistare ciò di cui realmente hanno bisogno, lavorando quindi più sulla promozione di una nuova consapevolezza, piuttosto che sulla semplice assistenza.
Accanto a tutto questo, anche un discorso etico ed ecologico: grazie alla collaborazione con diversi supermercati locali è possibile distribuire prodotti che, per legge, non possono più stare sugli scaffali ma sono ancora perfettamente integri e consumabili.

I dati del 2024
Andando ad osservare alcuni dei dati dal Bilancio 2024 dell’attività degli Empori della Solidarietà presenti sul territorio dell’Arcidiocesi di Gorizia, si nota come le tessere erogate siano in aumento: erano 745 infatti nel 2023, salite a 780 nel 2024. Come già rilevato anche nelle annualità precedenti, la ripartizione tra persone di cittadinanza italiana e quelle di cittadinanza straniera è pressoché identica (386 le tessere attive tra cittadini italiani, 394 quelle tra i cittadini stranieri nel corso dell’annualità 2024; 350 e 395 nel 2023).
L’attivazione delle nuove tessere, 133 nel 2024, ha portato con sé 265 nuovi beneficiari. Va infatti rammentato che ogni tessera erogata si riferisce ad un singolo nucleo famigliare, che può essere composto tanto da una sola persona, quanto da più persone.
Un dato rilevante è rappresentato dai 198 beneficiari degli Empori diocesani appartenenti alla fascia d’età Over 65.
“L’aumento delle tessere attive è già un segnale cui prestare attenzione – ha commentato il diacono Renato Nucera, direttore di Caritas diocesana -: significa infatti che il problema legato alla spesa alimentare per molte persone e famiglie continua ad esserci: il non poter avere disponibilità economica per recarsi al supermercato, far fatica ad arrivare a fine mese è una dura realtà con cui devono fronteggiarsi ogni giorno.
Accanto a questo, un dato su cui come Caritas porremo sicuramente attenzione nei prossimi anni è l’alto numero di beneficiari del servizio Over 65, segno che molte pensioni davvero non sono sufficienti a garantire uno stile di vita almeno sufficiente. Con l’inflazione in continuo aumento e i prezzi delle materie prime e degli alimenti in continua salita, è un dato che certamente terremo monitorato”.
Quello che, annualmente, la rete degli Empori della Solidarietà distribuisce sul territorio sottoforma di prodotti, si traduce poi in cifre importanti in termini economici: nel corso del 2023 infatti la rete emporiale diocesana aveva distribuito beni pari a 1.314.185,50 euro, e nel corso del 2024 pari a 1.348.020,46 euro, in leggera salita.
Questa importante distribuzione di beni alimentari è resa possibile da una fitta rete collaborativa: uno degli aspetti rilevanti della progettualità è infatti quello di creare una rete che unisca il territorio, cosa che ogni anno si va consolidando sempre di più. L’operato degli Empori è infatti possibile grazie ad un grande lavoro di insieme, che unisce volontari, operatori e numerosissimi donatori e sostenitori in una bella e proficua collaborazione. Tra i donatori i supermercati Conad, Eurospar, Coop. Alleanza 3.0, Iper Coop, Famila, Despar del Gallo, A&O, Emisfero, anche Associazione Benkadì, Panificio Pellizon di Ronchi dei Legionari e Panificio Anastasio di Marina Julia a Monfalcone. Accanto a questi le aziende agricole Zoff di Cormons, Feresin di Fiumicello, Bagolin di Fossalon, Rigonat di Ruda, La Ferula di Staranzano, Pinesi a Ronchi dei Legionari – località Selz e Molino Moras.
Non da ultimo il Banco Alimentare, che rifornisce gli Empori anche dei prodotti acquisiti tramite i fondi europei del programma FEAD.
Sostengono poi il progetto i Comuni di Cervignano del Friuli, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Monfalcone, Cormòns, Medea, Moraro, Mariano e Dolegna del Collio e gli Ambiti Territoriali Collio Alto Isonzo e Carso Isonzo Adriatico.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia sostiene da sempre la copertura delle spese di gestione degli Empori di Gorizia, Gradisca, Monfalcone e Cormòns; la Banca di Credito Cooperativo del Friuli (CrediFriuli) eroga annualmente un contributo a favore dell’Emporio di Cervignano e dal 2024 anche la Cassa Rurale e Artigiana del Friuli Venezia Giulia ha scelto di sostenere l’attività di tutti cinque gli Empori della Solidarietà dell’Arcidiocesi di Gorizia.

La gestione e il volontariato
I cinque Empori sono gestiti dall’associazione La Ginestra Aps e sono supervisionati da un coordinatore; in ogni “punto vendita” sono impiegati alcuni operatori dell’associazione gestrice, ma l’ulteriore “forza” del progetto sta anche e soprattutto nei numerosi volontari che prestano il proprio servizio nei magazzini, nel ritiro e trasporto delle merci e donazioni, nella scaffalatura, nel seguire gli utenti.
Nel corso del 2024 i volontari sono cresciuti nel numero, passando dai 58 dell’anno precedente ai 74 dell’ultima annualità. Tra questi, cresce anche la “spinta” degli Under 35, saliti dai 4 del 2023 ai ben 13 del 2024.
“L’aumento del numero dei volontari è già di per sé un ottimo segnale, che evidenzia come la voglia di rendersi disponibili e dedicare una parte di sé agli altri sia molto presente tra le nostre comunità – ha sottolineato Nucera -. Accanto a questo ci rende molto felici l’aumento dei volontari Under 35: probabilmente l’essere più presenti come Caritas anche “fuori”, con iniziative nelle vie delle città, nelle scuole, collaborando con altre associazioni e promuovendo le azioni tra le famiglie, sta rendendo le attività più note, invogliando più persone a prenderne parte.
Questo è molto importante soprattutto pensando ai tempi che verranno e alla necessità, un po’ per volta, di iniziare un cambio generazionale all’interno dei nostri servizi e delle nostre strutture”.

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