Divertimento che va “oltre le frontiere”

Nonostante il meteo “pazzerello” che ha caratterizzato la fine di agosto 2025, anche quest’anno l’appuntamento “Bambini oltre le frontiere/Otroci brez meja” non ha mancato di riscuotere un’ottima adesione

Nonostante il meteo “pazzerello” che ha caratterizzato la fine di agosto 2025, anche quest’anno l’appuntamento “Bambini oltre le frontiere/Otroci brez meja” non ha mancato di riscuotere un’ottima adesione.
Promosso da Caritas diocesana di Gorizia, Humanitarno društvo KID Nova Gorica, Karitas Nova Gorica, Škofijska Karitas Koper, Croce Rossa Italiana – Comitato di Gorizia/Sezione Giovani, con il patrocinio del Comune di Gorizia, l’incontro ha visto la partecipazione di svariati bambini e bambine italiani e sloveni, accompagnati da genitori nonni, zii…, che hanno trascorso nella bellissima – nonché simbolica – piazza Transalpina/trg Evrope un pomeriggio insieme all’insegna del gioco, della creatività, del divertimento e, soprattutto, di un’amicizia che non si fa “spaventare” da limiti linguistici. Il tutto è stato arricchito dalla presenza di Filippo, Adele e Sofia, animatori del Gruppo di Gorizia, che hanno saputo coinvolgere i piccoli in simpatici momenti di gioco.
Hanno preso parte all’appuntamento anche l’assessore al Welfare del Comune di Gorizia, Silvana Romano, e il vicesindaco di Nova Gorica Tomaž Horvat. Impossibilitato ad essere presente, il direttore di Caritas Gorizia, diacono Renato Nucera, ha fatto pervenire un messaggio nel quale ha sottolineato come “i bambini sono sempre un tramite per farci riflettere su quanto sia possibile vivere in armonia al di là di tutti i confini che noi adulti poniamo in essere. La facilità con la quale sanno giocare insieme, superare difficoltà linguistiche, di età o visione, fanno capire quanto anche noi adulti dovremmo cercare di superare determinate barriere che ci impediscono di comunicare i veri sentimenti che ognuno di noi porta nel cuore; la pace si costruisce proprio a partire dal superamento e dalla volontà di andare oltre i pregiudizi e, qualche volta, i rancori che imbruttiscono il cuore e non gli permettono di aprirsi agli spazi di fratellanza per i quali vale la pena vivere”.

 

(In foto: gli organizzatori insieme in piazza Transalpina)

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