I detenuti stanno a cuore alle nostre comunità

Numerose le iniziative che hanno allietato le festività natalizie

l Direttore della Caritas diocesana di Gorizia, diacono Renato Nucera, in collaborazione con il Cappellano del Carcere, don Paolo Zuttion, in occasione del Natale del Signore ha voluto dimostrare la sua prossimità e quella della Chiesa diocesana alle persone detenute nella Casa Circondariale di Gorizia, proprio nel giorno in cui Papa Francesco ha dato avvio al Giubileo della Speranza. Ad ogni persona che sta scontando la pena nel Carcere goriziano è stata inviata una lettera di auguri per un buon Natale e un sereno anno nuovo, accompagnata da alcuni semplici doni, quali alcuni panettoni e alcune confezioni di caffè.
Questi semplici ma importanti gesti hanno voluto essere segni concreti di speranza, per comunicare a tutte le persone ristrette nella Casa Circondariale di Gorizia che esse stanno a cuore alle comunità della Chiesa diocesana. Questo infatti è il significato profondo dei regali che ci scambiamo in occasione delle festività natalizie: chi offre un regalo pensa alla persona a cui vuole donarlo e, soprattutto, a cosa la renderebbe felice. Dietro ad un dono c’è sempre il pensiero di una persona che vuole dimostrare il suo affetto.
Durante le festività natalizie, nella sera di San Silvestro, il 31 dicembre, come ogni anno don Alberto De Nadai, assistente spirituale della Casa Circondariale di Gorizia, ha organizzato il gioco della tombola per i detenuti. In questo modo la sera in cui si attende il nuovo anno anche le persone che scontano una pena possono trascorrere il momento di attesa in un clima di serenità. Come tutte le tombole che si rispettino, anche questa prevedeva alcuni premi per i vincitori: grazie alla generosità di don Alberto e al sostegno della Caritas diocesana di Gorizia, la tombola del 31 dicembre nella Casa Circondariale ha potuto premiare “i partecipanti più fortunati”.
La prossimità dell’Arcidiocesi di Gorizia verso i detenuti della Casa Circondariale è stata possibile anche grazie ai fondi 8xmille della Chiesa Cattolica tramite il progetto “Oltre il Pre-Giudizio”, finanziato da Caritas Italiana.

(Articolo da “Gocce di Carità” pubblicato su Voce Isontina del 18 gennaio 2025)

(Foto: archivio Voce Isontina)

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