Chiedete e vi sarà dato

Monday 25 July 2016

Lc. 11,1-13

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
«Signore, insegnaci a pregare», viene chiesto a Gesù dopo averlo visto pregare (la nostra preghiera deve essere come la sua). La risposta di Gesù è la preghiera al Padre (più essenziale di quella presentata in Mt 6,9-13), che è certo più buono di un padre umano, ma vuole essere cercato.
Occorre chiedere, cercare, bussare, persino insistendo con invadenza (ma è interessante che l’insistenza, nella parabola, non è per ottenere qualcosa per sé, ma per aiutare l’ospite inatteso: una indicazione per la preghiera insistente di intercessione
per gli altri?). Dio a chi chiede, cerca, bussa non dà tanto «cose buone» (così in Mt 7,11), ma il dono più grande: lo Spirito Santo.

† Vescovo Carlo