Perché narrare? Quali sono i motivi che ci spingono a riscoprire il piacere della narrazione? E qual è il modo migliore per esprimere e comunicare ciò che vogliamo condividere?
Sono questi alcuni interrogativi che accompagneranno la tre giorni formativa dei catechisti e degli educatori, cioè di quanti sono chiamati a introdurre le persone – anziani, adulti, giovani e bambini – all’incontro con Gesù Cristo, Signore della vita e della speranza.
Ora, si vuole proporre una nuova opportunità formativa attorno al tema “Ti racconto Gesù: la narrazione nell’annuncio e nella catechesi”, la quale si svolgerà da lunedì 28 a mercoledì 30 agosto, dalle ore 18.00 alle ore 22.15 con pausa cena, presso il Ricreatorio Galupin di Romans d’Isonzo.
Nel contesto odierno una delle sfide a cui dobbiamo fare fronte è costituito dal bisogno di adeguare i nostri linguaggi alla capacità dei destinatari. Constatiamo che il solo linguaggio dottrinale intellettivo oggi non è più sufficiente. Abbiamo bisogno di riscoprire la varietà e complementarietà dei linguaggi della fede per poter dire qualcosa del Mistero. Tra le modalità comunicative, un valore e un’importanza del tutto particolare lo ricopre la narrazione.
È un dato di fatto che ai bambini piacciano le storie, e non solo ai bambini. Gli studiosi delle scienze umane ci dicono che per l’uomo c’è una specie di “predisposizione innata” a organizzare il pensiero in forma narrativa.
La fede cristiana è fondamentalmente e sostitutivamente un evento che viene vissuto, accolto e narrato. Tutto il vangelo è un racconto: il racconto dell’“evento Gesù”. Gesù utilizza la narrazione per comunicare il suo messaggio: le parabole, le similitudini, ecc. Tutto diventa catechesi narrativa capace di evangelizzare e di trasformare. Inoltre, gli stessi gesti di Gesù portano ad un cambio di mentalità e di prassi. Gesù, quindi, è il Narratore di Dio, che si racconta e racconta (rivela) il volto di Dio attraverso le parole, i gesti, i segni e la sua stessa persona.
Per questo tra le competenze del catechista, il saper raccontare ciò che abbiamo udito e conosciuto, ciò che ci è stato narrato, è una priorità.
«I catechisti all’altezza del loro ministero – si legge in un documento dell’UCN a proposito della capacità di narrare – sanno raccontare le meraviglie di Dio che si inseriscono nella storia dell’umanità e in quella personale, intrecciano la storia di Gesù, con la vita della Chiesa, la loro storia con la storia di coloro cui la narrazione è offerta. […] In tal senso il catechista non racconta più una semplice storia, ma piuttosto l’intima storia della propria vita” (UCN, La formazione dei catechisti nella comunità cristiana. Formazione dei catechisti per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, Leumann (TO), Elledici 2006, n. 28)».
Nel racconto si intrecciano tre storie: l’evento di Dio, la storia di chi racconta, la storia delle persone che ascoltano, le quali ne sono coinvolte e trasformate. La fede nasce da un evento che rimane vivo, perché continuamente e ininterrottamente narrato. Per questo la catechesi non può che non essere narrativa. La Parola di Dio ci chiede di essere raccontata, perché è viva. Dobbiamo, quindi, scoprire il piacere di raccontare, ricordandoci che siamo chiamati a dare vita alle parole: questo è possibile se amiamo le Scritture, e cerchiamo di aprirci, andando oltre ciò che crediamo di sapere.
Da tutto questo, si comprende l’importanza del tema scelto per questa occasione di formazione rivolta ai parroci e diaconi, a catechisti/e e educatori/trici impegnati nell’educazione alla fede dei fanciulli, dei ragazzi, dei genitori e degli adulti.
IL PROGRAMMA
Lunedì 28 agosto
17.45 Iscrizioni e accoglienza
18.15 Preghiera presieduta dall’Arcivescovo di Gorizia Carlo Maria Redaelli
18.25 Presentazione del percorso formativo, fra Luigi Bertié
18.35 Laboratorio di studio
20.00 Pausa cena
20.30 Relazione: Il linguaggio biblico
Don Andrea Albertin, coordinatore presso Settore per Apostolato Biblico della diocesi di Padova
21.15 Laboratorio di studio
22.15 Preghiera conclusiva e saluti
Martedì 29 agosto
18.00 Accoglienza e preghiera
18.30 Laboratorio di studio
20.00 Pausa cena
20.30 Relatore: Don Alessio Geretti, direttore Ufficio Catechistico di Udine
21.15 Laboratorio di studio
22.15 Preghiera conclusiva e saluti
Mercoledì 30 agosto
18.00 Accoglienza e preghiera
18.30 Laboratorio di studio
20.00 Pausa cena
20.30 Relazione: Catechesi e narrazione: il Vangelo a fumetti
Don Giovanni Berti, Presbitero Fumettista Blogger della diocesi di Verona
21.15 Laboratorio di studio
22.15 Preghiera conclusiva e saluti
Come vedete, rispetto al programma precedente, per degli imprevisti, Maria Teresa Stimamiglio ha dovuto declinare l’invito, al suo posto abbiamo chiesto a don Alessio Geretti, il quale ha accettato volentieri l’invito.
Le iscrizioni possono essere effettuate per e-mail: catechistico@arcidiocesi.gorizia.it oppure tramite modulo elettronico dal sito www.arcidiocesi.gorizia.it/catechistico.
È possibile iscriversi fino al 25 agosto 2017.
La quota di partecipazione è di euro 25.00.
fra Luigi Bertié
direttore UCD