Giornata diocesana del Malato 2018

Friday 9 February 2018

Il racconto evangelico di Giovanni 19,25-27, che ci fa guardare a Gesù crocefisso e a Maria sua madre che con il discepolo amato stanno presso la croce di Gesù, fa da sfondo alla 26esima giornata mondiale del malato di quest’anno dal tema: “ Mater Ecclesiae: Ecco tuo figlio… ecco tua madre. E da quell’ora il discepolo l’accolse con se”. La tradizione cristiana vede nella scena esemplare della crocefissione un messaggio universale.

Le parole del Cristo svelano il significato nuovo che Maria e il discepolo amato assumono: essi sono il segno della Chiesa che nasce dalla volontà di Cristo…. e volontà di Cristo è che, guardando a Lui, stando con Lui, come Maria e il discepolo, impariamo la strada per una vita piena e realizzata, impariamo ad affidarci gli uni agli altri, impariamo la solidarietà. Solidali con Lui possiamo e abbiamo la responsabilità di essere solidali, prossimi tra noi. La solidarietà è la prima cura per ogni uomo…. è inizio di resurrezione. Questa scena mi spinge a farmi una domanda…, una domanda che si rivolge alla mia identità. E questa domanda non è tanto “chi sono io”… ma “PER CHI SONO IO”.

Se nella nostra società vogliamo ritessere, ricucire il “noi” indebolito da un io prepotente, indifferente, carico di diverse paure è necessario porci  con forza e intelligenza questa domanda che apre la vera frontiera della libertà…. libertà che non è autonomia, ma pienezza di legami a partire con i più deboli…..” non è bene che l’uomo sia solo” (Gn 2,18).

Guardando a questa scena evangelica, inoltre, mi sembra di imparare fondamentalmente che il dolore esiste, non si può nascondere,  ma affondando il cuore nella Parola di Gesù, nei suoi gesti, nella sua promessa di resurrezione, il dolore è superabile, “non è una tragedia senza speranza” come afferma papa Francesco nel messaggio per questa Giornata. Significativo infatti è lo “stare” di Maria presso la croce…. è uno stare in piedi…. addolorata ma non schiacciata dal dolore.

Il tempo santo del Giubileo della Misericordia non dobbiamo dimenticarlo…è stato una benefica scossa per riscoprire quelle opere che manifestano la fede e fanno i miracoli più veri: consolare gli afflitti… visitare gli ammalati… E’ questa prossimità, è questa solidarietà feriale che rialza e rende la Chiesa non solo credente ma credibile. E sia proprio la Madre a sostenere la nostra fede, la nostra speranza, la nostra carità.

Don Mirko Franetovich

Direttore Pastorale della Salute

   Il programma per vivere la Giornata Mondiale del Malato è il seguente:

 Domenica 11 febbraio – Giornata Mondiale del Malato

la Pastorale della Salute propone che in questo giorno o nei giorni più vicini all’11 febbraio nelle strutture socio-sanitarie, cioè negli Ospedali di Gorizia, Monfalcone e Pineta del Carso di Aurisina e nelle Case di Riposo si celebri l’Eucaristia. È opportuno che queste celebrazioni ricevano una sottolineatura particolare: siano il convenire della Comunità presente nel territorio all’interno delle strutture. Si manifesta così l’impegno della comunità di donare attenzione alle persone presenti negli Ospedali e nelle Case di Riposo.

Sabato 10 febbraio – Giornata del Malato celebrata in diocesi

la celebrazione si terrà a Gorizia presso la Chiesa dell’ Ospedale civile: alle ore 15.00 preghiera mariana;  alle ore 15.30 la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo emerito Dino.

Si invitano le parrocchie nelle celebrazioni eucaristiche dell’11 febbraio di sviluppare il tema della giornata.